martedì 30 novembre 2010

Ecco qualche immagine del backstage del bellissimo workshop che ho tenuto, insieme all'amico Riccardo Rebora, domenca 28 novembre...




























































venerdì 26 novembre 2010


Ieri Pino Masciari è andato alla trasmissione di Michele Mirabella a raccontare la sua storia.





Conosco Pino e la sua storia da molti anni e ne voglio approfittare per raccontare quello che gli è successo...


"Giuseppe Masciari è un imprenditore edile calabrese, nato a Catanzaro nel 1959, sottoposto a programma speciale di protezione dal 18 ottobre 1997, insieme a sua moglie (medico odontoiatra) e ai loro due bambini.

Pino ha denunciato la ‘ndrangheta e le sue collusioni con il mondo della politica.

La criminalità organizzata ha distrutto le sue imprese di costruzioni edili, bloccandone le attività sia nelle opere pubbliche che nel settore privato, rallentando le pratiche nella pubblica amministrazione dove essa è infiltrata, intralciando i rapporti con le banche con cui operava. Tutto ciò dal giorno in cui ha detto basta alle pressioni mafiose dei politici ed al racket della ‘ndrangheta.

Il sei per cento ai politici e il tre per cento ai mafiosi, ma anche  angherie, assunzioni pilotate, forniture di materiali e di manodopera imposta da qualche capo-cosca o da qualche amministratore, nonché costruzioni di fabbricati e di uffici senza percepire alcun compenso, regali di appartamenti,  e acquisto di autovetture: questo fu il prezzo che si rifiutò di pagare.

Fu allontanato dalla sua terra per l’imminente pericolo di vita a cui si è trovato esposto lui e la sua famiglia.

Da allora sono trascorsi undici lunghi anni.

Undici anni vissuti “da deportato” in una località protetta, senza alcuna speciale protezione, senza alcun cambiamento di identità, senza alcuna possibilità di lavoro, nè per lui, nè per sua moglie e con l’esilio perpetuo dalla sua terra a seguito della delibera della Commissione Centrale del Ministero dell’Interno del 28 luglio 2004, che così decide: “ritenuto che sussistono gravi ed attuali profili di rischio che non consentono di poter autorizzare il ritorno del Masciari e del suo nucleo familiare nella località d’origine”.

E’ iniziato un calvario, un vivere senza più dignità e senza diritti.

Nei processi istruiti grazie alle sue denunce, è stato accompagnato con macchine con la targa recante le generalità della località protetta, spesso attraverso viaggi al limite dell’umano. Alle volte, in aula, è stato fatto sedere accanto ai suoi stessi aguzzini.

I giudizi dei Tribunali e le sentenze rilevano che “le dichiarazioni del Masciari sono da sole idonee a fondare un giudizio di gravità indiziaria ed evidenziano l’elevata attendibilità del dichiarante il quale si è determinato a riferire intorno alle vicissitudini al prezzo di un totale sconvolgimento della propria esistenza posto che, a seguito delle accuse mosse, è stato sottoposto allo speciale programma di protezione” ( Nota della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro del 14 ottobre 2000). E così sono fioccate le condanne, nei confronti di esponenti delle famiglie ‘ndranghetiste più potenti e pericolose, ma anche nei confronti di un giudice Consigliere di Stato."

Il suo blog: http://www.pinomasciariit/







Questa fotografia è la prima che gli ho scattato, ormai molti anni fa, ed è diventata subitol'icona della sua storia, della sua odissea quotidiana....

giovedì 18 novembre 2010

Sul numero di Novembre 2010 di Platinum - Sole24Ore un mio servizio fotografico su alcune aziende del Canavese.



martedì 16 novembre 2010

Ian McEwan, scrittore britannico, fotografato ieri a Torino alla presentazione del suo ultimo romanzo "Solar"

sabato 6 novembre 2010

Ieri a Torino c'è stato un intervento di Nichi Vendola durante l'evento: "La fabbrica di Nichi"

Non potevo non esserci....