giovedì 28 giugno 2012

Pulire gli obiettivi: come e perchè!


Il mio caro amico Martino mi ha chiesto qualche consiglio su come pulire i nostri obiettivi.
Polvere, impronte e sporcizia possono influire negativamente sulle prestazioni del nostro amato obiettivo.
Bisogna porre molta attenzione anche quando non vengono utilizzati: è necessario avvitare gli appositi tappi sia nulla parte posteriore che anteriore. Sembra una banalità, ma spesso ci si abitua durante i servizi a riporli nella borsa o nello zaino senza il tappo anteriore. Se il periodo di riposo è lungo, allora vi consiglio di riporli dentro il loro sacchetto per ridurre al massimo il contatto con la polvere.

Per la pulizia vera e propria ci sono tre passaggi fondamentali:
  1. Con una pompetta soffiate via la sporcizia o la polvere utilizzando dalla superficie dell'ottica, facendo molta attenzione a non rigarla!
  2. Con una bomboletta di aria compressa passate sulle parti mobile del barilotto, soprattutto in corrispondenza delle ghiere.
  3. Passate con delicatezza un panno in microfibra per la pulizia delle lenti sulla superficie dell'ottica con un movimento circolatorio dal centro verso il bordo. Non sono molto propenso all'utilizzo di detergenti per la pulizia delle lenti, secondo me basta una leggera alitata.
Se lavoriamo soprattutto in studio non c'è bisogno di molte accortezze, se non il buon senso. Ma se si lavora in situazioni non proprio sterili (deserto, concerti all'aperto, sotto la pioggia, in mezzo al fango) allora bisogna fare molta attenzione. In situazioni di scatto estreme consiglio di proteggere l'obiettivo utilizzando un filtro Skylight o UV, in modo da schermare fisicamente la lente: in questo modo schizzi di pioggia, fango sabbia o altro finiscono lì sopra e non sulla lente del nostro amato obiettivo. 

Un ultimo consiglio: pulite anche i tappi! Non dimentichiamoci che soprattutto quello posteriore va a contatto con l'innesto dell'obiettivo, quindi se è impolverato può sporcare non solo l'obiettivo stesso ma anche l'interno della nostra fotocamera...

lunedì 18 giugno 2012

Gay pride di Torino 2012

Sabato ho documentato il Gay Pride: è stata, come sempre una bellissima festa di colori e allegria: Quasi 50.000 persone si sono riversate nelle vie del centro storico di Torino per la manifestazione dell'orgoglio omosessuale.
Il Gay Pride di quest'anno è stato molto importante in quanto si sono "sposate", purtroppo solo simbolicamente, numerose coppie dello stesso sesso: una provocazione per rivendicare l'eguaglianza di fronte alla legge. La prima coppia sposata è stata quella formata da Damiano Alessandro Giovanni Minerba, il fondatore del Festival Cinema Gay di Torino.

Qualche foto dell'evento:





















































giovedì 7 giugno 2012

Per la terza volta: "Un giorno da regina - Vita da Drag Queen" dall'08 al 28 luglio 2012



Per chi se l'avesse persa la prima e la seconda volta, ecco la terza occasione per vedere la mia mostra fotografica "Un giorno da regina - Vita da Drag Queen"! 
Se invece avete già visto le due precedenti edizioni e venite ANCHE questa volta, riceverete un ambitissimo premio fedeltà! 

L'inaugurazione sarà domenica 8 luglio 2012 alle ore 21.00, presso il Caffè Basaglia di Via Mantova, 34 a Torino, con la presenza dell'autore (quando c'è da bere non manco mai!) e l'intrattenimento del Gruppo Drag “Les Artistes”.
La mostra rimane in esposizione dall'8 al 28 luglio 2012.
Vi aspetto numerosissimi!!! 

martedì 5 giugno 2012

L'istantanea del terzo occhio - come non annoiarsi facendo il fotografo professionista!

Spesso sento colleghi lamentarsi perché la professione del fotografo è diventata noiosa, magari dopo tanti anni di professionismo. Credo che la noia arrivi perché non si riesca a trovare stimoli fotografici e intellettuali nella nostra professione. Sono consapevole che il nostro lavoro sia diventato negli anni molto settoriale e molto specialistico, quindi tendenzialmente sempre uguale e monotono.

Il mio modo di intendere la fotografia è espresso da un pensiero di Reza, ed è stata la soluzione di questo problema, quando, qualche anno fa, è subentrata la monotonia anche nel mio studio:


"Il prolungamento del cuore di un pittore è il suo pennello, quello del musicista il suo strumento, quello del poeta la sua penna. Per me il mio apparecchio fotografico. Sono come un leone in gabbia quando non fotografo, mi manca l'ossigeno. Non mi metto necessariamente nella condizione di fotografare, è una seconda natura.
Non divento ogni volta fotografo, ma lo sono da sempre. Scatto fotografie giorno dopo giorno..."



Credo che sia una riflessione molto importante: l'essenza del fotografo è proprio quella del fotografare, non del parlare di fotografia o di guardare fotografie. Poche parole, ma tante fotografie!
Spesso i professionisti si trovano sommersi da una moltitudine di impegni che poco riguardano la fotografia (gestione dei clienti, dei fornitori, l'appuntamento con il commercialista, ecc..) mentre bisogna sempre ritagliarsi qualche momento per se stessi, per progetti e ricerche professionali. Non limitiamoci al nostro lavoro quotidiano, ai nostri impegni professionali, ma continuiamo a fare fotografia per noi stessi, per poter affrontare con entusiasmo la nostra professione.
Personalmente mi pongo un obiettivo: realizzare uno o due lavori personali nell'arco dell'anno. Ho una lista di tematiche che voglio seguire, mi ritaglio durante la settimana un giorno solo dedicato a quello, sempre, qualunque cosa accada! E' importante avere una certa costanza in questo!

Quindi fotocamera sempre a portata di mano, progetti chiari in testa e via a fotografare! ;)