martedì 21 luglio 2015

I lavori prodotti al campo di mediattivismo

Dopo qualche giorno vi segnalo i lavori dei ragazzi che hanno partecipato al campo. (cliccate sulla foto per arire la gallery)

Adele

Alessandro

Alisia

Anna

Carlotta

Cecilia

Chiara

Elena

Enrica

Federico

Francesco

Luca

Mariano

Marta

Massimiliano

Mattia

Micol

Noemi

Pablo

Paola

Pietro

Silvia

Simone


Infine, questo è il mio reportage sul campo:

domenica 19 luglio 2015

IV Campo di mediattivismo - Il resoconto


Sono sul treno che mi sta riportando a casa, con sulle spalle la fatica di una settimana intensa, ma anche con la soddisfazione di aver incontrato tanti splendidi ragazzi.
E' ormai il quarto anno che intervengo a questo campo dove cerco di trasmettete il mio amore per il reportage e il mio punto di vista sul mediattivismo e devo ammettere che la risposta dei partecipanti è stata molto entusiasta. Abbiamo documentato la vita del campo e degli interventi che si sono susseguiti in questi giorni con risultati davvero splendidi, abbiamo trattato tematiche molto delicate, come mafia capitale o le periferie di Roma. Una settimana davvero pregna di emozioni e di contenuti.
Grazie Cosimo, Francoise, Valentina, Rox, Marco e Beppe per aver gestito in modo splendido questo quarto campo di mediattivismo! E grazie a Libera che da la possibilità di fare esperienze di questo genere a tanti giovani desiderosi di impegnarsi socialmente.



lunedì 13 luglio 2015

Quarto campo di mediattivismo - Corviale


Fra poche ore salirò su un treno che mi porterà a Roma, più precisamente a Corviale, per il quarto campo di Mediattivismo "Vittorio Arrigoni".
Secondo me è uno dei campi di Libera più importanti (non per la mia partecipazione...), principalmente:
  • Perché molto spesso nei mezzi di comunicazione manca la ricerca, l'approfondimento, si rincorre la notizia. Mentre l'informazione diventa merce i problemi delle persone rimangono senza soluzioni.
  • Perché la democrazia nel nostro Paese è pallida e ha bisogno, per crescere, di un'informazione che riesca ad allargare le vedute delle persone e rafforzare lo spirito critico dei cittadini.
  • Perché l'impegno sociale per essere incisivo e radicarsi nelle coscienze ha bisogno di essere raccontato.
  • Perché bisogna organizzare la comunicazione e diffondere il cambiamento. Contro le mafie e per la giustizia sociale.

Per il quarto anno consecutivo terrò un laboratorio di fotografia, bissando però il mio impegno, non solo rivolto ai partecipanti al campo, ma anche ai ragazzi del quartiere. Sono certo che dopo questa settimana di lab uscirò molto arricchito. Ma spero di arricchire anche tutti i partecipanti, trasmettendo anche solo una minima parte del mio entusiasmo e del mio amore per la fotografia e per il reportage.

lunedì 6 luglio 2015

App Alinari



E' l'app che non può mancare all'appassionato di fotografia. Per ora disponibile solo su piattaforma Android: https://play.google.com/store/apps/details?id=org.culturalspot.mobile.alinari&hl=it

L'app per ora contiene tre mostre: "Gli Antichi Mestieri", "Italy in Food" e "La Grande Guerra". E' l'occasione per fare una visita virtuale ad esposizioni uniche, frutto di una accurata ricerca negli Archivi Alinari. Non sono immagini che si trovano facilmente in giro, ne vale la pena...

Fondata a Firenze nel 1852, la Fratelli Alinari è la più antica azienda al mondo nel campo della fotografia,cioè della comunicazione per immagini.La nascita della fotografia e la storia dell'Azienda sono legate da un percorso comune di evoluzione e crescita, testimoniato oggi dall'immenso patrimonio di oltre 5 milioni di fotografie: dai dagherrotipi ai moderni fotocolor; dai negativi su lastra alle pellicole, oltre ad album, macchine fotografiche, cornici ed una importante biblioteca di Storia della Fotografia. 

Nel 1852 Leopoldo Alinari, con i fratelli Giuseppe e Romualdo, fondava a Firenze il laboratorio fotografico cuore di quella ditta che ancora oggi porta il suo nome: era l'inizio di un'esperienza unica che, specializzatasi nei temi del ritratto fotografico, delle vedute di opere d'arte e di monumenti storici, riscosse un immediato successo nazionale e internazionale.

Oggi Alinari è un marchio che garantisce un secolare bagaglio di esperienza nella fotografia unito a un'aggiornatissima professionalità nel mondo digitale e multimediale.
Il licensing delle immagini è disponibilie dal sito www.alinariarchives.it dove, oltre al proprio patrimonio fotografico, Alinari rappresenta i più importanti Archivi nazionali ed internazionali, dalla Réunion des Musées Nationaux a Roger Viollet, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali all'Osservatore Romano, da Bridgeman a Ullstein, dall'Istituto Luce al Touring Club Italiano, da Top Foto a Ria Novosti,da Folco Quilici a Fosco Maraini,e molti altri ancora.

Alinari produce ancora oggi riproduzioni fotografiche stampate a mano direttamente dai negativi originali su vetro. La sua Stamperia d’Arte è l'unica ancora attiva al mondo ad utilizzare l'antica tecnica artigianale della collotipia.

sabato 4 luglio 2015

"Un decennio in ritratti" - il bis!

Dopo il successo di "Fotosciò", la mia mostra "Un decennio in ritratti" verrà nuovamente esposta all'interno della collettiva di Agenda Fotografica stasera durante la notte bianca di Costa d'Oneglia.


Vi aspetto dalle 19 in poi dl vecchio asilo, proprio vicino all'ingresso del paese!  

mercoledì 1 luglio 2015

L'evoluzione della fotografia


Da qualche giorno sui social sta girando l'immagine che ho postato qui sopra. Direte voi: "Ecco la solita spinosa questione della superiorità dell'analogico sul digitale..."
No, anzi, il contrario! 
Sono un fan sfegatato del digitale, della camera chiara, non rimpiango assolutamente l'analogico. Il passaggio che c'è stato rappresenta la naturale evoluzione della tecnologia fotografica. Punto e basta.  Sarebbe come aver rimpianto le lastre fotografiche quando sono arrivati i primi rullini.
Il digitale è molto più versatile, permette una flessibilità maggiore e per chi, come me, si occupa di reportage, non può che essere contento.
Ora stiamo entrando in un'altra grande rivoluzione tecnologica, quella delle fotografie fatte con gli smartphone. Bene, abbraccio in toto anche questa! Chi ha frequentato qualche mio corso o semplicemente un mio incontro sa benissimo che una delle prime cose che dico è che la macchina fotografica non è altro che lo strumento per fare fotografia. Soprattutto in reportage, dove conta più il messaggio che vogliamo trasmettere, che la singola fotografia. Non a caso iniziano a girare i primi lavori eseguiti con smartphone, pubblicati non solo su internet ma su prestigiose riviste, vedi National Geographic, o grandi agenzie come la Magnum, che rappresentano il non plus ultra della fotografia di reportage.. E se lo dicono loro...